Discussione:
Occultamento
(troppo vecchio per rispondere)
Gaetano
2015-12-20 13:26:36 UTC
Permalink
È la nuova battaglia: streaming no, sì, forse. E tanti grandi nomi del pop
(ma non solo grandi) giocano su questo campo una partita decisiva per
trovare le linee guida del loro futuro musicale.
La maggior parte degli artisti, in questi nuovi orizzonti fiuta l'andamento
del mercato. C'è chi vende milioni di copie fisiche, altri lo fanno soltanto
per raggiungere gli under 20 e 30. Molte icone sacre lo hanno fatto, quasi
per rassegnazione, come i Pink Floyd, Metallica e Led Zeppelin, disponibili
dal 2013. Molti, specialmente chi ha una «fan base» molto fedele, accetta lo
streaming solo dopo aver esaurito le aspettative di vendita del disco fisico
o in download. E anche in Italia le valutazioni non sono casuali, tanto per
non compromettere le vendite degli ultimi lavori. Quando Vasco Rossi ha
pubblicato Sono innocente ha deciso di non renderlo disponibile né su
Spotify né su Deezer. Mondovisione di Ligabue è diventato ascoltabile
soltanto nove mesi dopo la pubblicazione. Però, tanto per capirci, nessun
italiano è come Lucio Battisti (a vent’anni dalla morte) che rischia
l'estinzione della memoria, visto che non si trova (pare per volontà della
vedova) né in download né in streaming. Una scelta che potrebbe avere
gravissime ripercussioni: le nuove generazioni di ascoltatori non possono
conoscere online il grande Battisti, quindi non lo ascoltano e rischiano di
dissiparne la strepitosa eredità. Come se ad uno scrittore di fama venisse
negata la riedizione postuma nei nuovi mercati per un boicottaggio
demenziale voluto dagli eredi. Dopo la distruzione del culto al cimitero ora
perseguono anche l’oscuramento artistico. Sgarbi direbbe: in galera questi
dissipatori del genio italico !
calypsos
2015-12-20 22:37:20 UTC
Permalink
Post by Gaetano
È la nuova battaglia: streaming no, sì, forse. E tanti grandi nomi del pop
(ma non solo grandi) giocano su questo campo una partita decisiva per
trovare le linee guida del loro futuro musicale.
La maggior parte degli artisti, in questi nuovi orizzonti fiuta l'andamento
del mercato. C'è chi vende milioni di copie fisiche, altri lo fanno soltanto
per raggiungere gli under 20 e 30. Molte icone sacre lo hanno fatto, quasi
per rassegnazione, come i Pink Floyd, Metallica e Led Zeppelin, disponibili
dal 2013. Molti, specialmente chi ha una <<fan base>> molto fedele, accetta lo
streaming solo dopo aver esaurito le aspettative di vendita del disco fisico
o in download. E anche in Italia le valutazioni non sono casuali, tanto per
non compromettere le vendite degli ultimi lavori. Quando Vasco Rossi ha
pubblicato Sono innocente ha deciso di non renderlo disponibile né su
Spotify né su Deezer. Mondovisione di Ligabue è diventato ascoltabile
soltanto nove mesi dopo la pubblicazione. Però, tanto per capirci, nessun
italiano è come Lucio Battisti (a vent'anni dalla morte) che rischia
l'estinzione della memoria, visto che non si trova (pare per volontà della
vedova) né in download né in streaming. Una scelta che potrebbe avere
gravissime ripercussioni: le nuove generazioni di ascoltatori non possono
conoscere online il grande Battisti, quindi non lo ascoltano e rischiano di
dissiparne la strepitosa eredità. Come se ad uno scrittore di fama venisse
negata la riedizione postuma nei nuovi mercati per un boicottaggio
demenziale voluto dagli eredi. Dopo la distruzione del culto al cimitero ora
perseguono anche l'oscuramento artistico. Sgarbi direbbe: in galera questi
dissipatori del genio italico !
Non capisco... mi pare che su youtube si trova ancora di tutto, almeno finora. Però in effetti non riesco a ritrovare sul mio PC un file con la discografia completa di LB. Vero è che da un po' non aprivo il suddetto file. Insomma spiegaci meglio il tuo post.
c.
Gaetano
2015-12-20 22:58:20 UTC
Permalink
Post by Gaetano
È la nuova battaglia: streaming no, sì, forse. E tanti grandi nomi del pop
(ma non solo grandi) giocano su questo campo una partita decisiva per
trovare le linee guida del loro futuro musicale.
La maggior parte degli artisti, in questi nuovi orizzonti fiuta l'andamento
del mercato. C'è chi vende milioni di copie fisiche, altri lo fanno soltanto
per raggiungere gli under 20 e 30. Molte icone sacre lo hanno fatto, quasi
per rassegnazione, come i Pink Floyd, Metallica e Led Zeppelin, disponibili
dal 2013. Molti, specialmente chi ha una <<fan base>> molto fedele, accetta lo
streaming solo dopo aver esaurito le aspettative di vendita del disco fisico
o in download. E anche in Italia le valutazioni non sono casuali, tanto per
non compromettere le vendite degli ultimi lavori. Quando Vasco Rossi ha
pubblicato Sono innocente ha deciso di non renderlo disponibile né su
Spotify né su Deezer. Mondovisione di Ligabue è diventato ascoltabile
soltanto nove mesi dopo la pubblicazione. Però, tanto per capirci, nessun
italiano è come Lucio Battisti (a vent'anni dalla morte) che rischia
l'estinzione della memoria, visto che non si trova (pare per volontà della
vedova) né in download né in streaming. Una scelta che potrebbe avere
gravissime ripercussioni: le nuove generazioni di ascoltatori non possono
conoscere online il grande Battisti, quindi non lo ascoltano e rischiano di
dissiparne la strepitosa eredità. Come se ad uno scrittore di fama venisse
negata la riedizione postuma nei nuovi mercati per un boicottaggio
demenziale voluto dagli eredi. Dopo la distruzione del culto al cimitero ora
perseguono anche l'oscuramento artistico. Sgarbi direbbe: in galera questi
dissipatori del genio italico !
Non capisco... mi pare che su youtube si trova ancora di tutto, almeno
finora. Però in effetti non riesco a ritrovare sul mio PC un file con la
discografia completa di LB. Vero è che da un po' non aprivo il suddetto
file. Insomma spiegaci meglio il tuo post.
c.


E' un articolo che ho scovato oggi su di un quotidiano. L'ho sfoltito e
tagliato di altri contenuti ma il senso mi pare chiaro: moltissimi artisti
si possono scaricare in download, Battisti no. Su youtube troviamo tutto e
di più ma sono opere di amatori.

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