Auriga2
2008-10-06 18:59:31 UTC
Tre versi , un manifesto artistico .
Battisti prende le distanze da tutta la produzione precedente.
In nessun luogo andai
per niente ti pensai
e nulla ti mandai per mio ricordo.
Scritti al passato remoto, che poi un Baglioni ormai completamente
rincoglionito ha cercato di scimmiottare con esiti ridicoli, se non
grotteschi, ma da leggersi al futuro.
Perché per l'autore sono ormai passato remoto,
ma per l'ascoltatore sono un minaccioso avvertimento per il futuro.
In questi quattro anni non sono andato in nessun luogo, non ti ho
pensato per nulla e nulla ti ho mandato per farmi ricordare.
In questi quattro anni mi sono affacciato su abissi belli assai( ossia,
ma mi sembra abbastanza chiaro,ho approfondito le cose che mi
appassionano e penso di aver raggiunto i limiti da dove si può guardare
il mondo e provare un brivido: è lo stesso concetto che Nietzsche
esprime parlando del suo Zarathustra)
Me ne sono stato per i cavoli miei , ignorandoti del tutto caro
ASCOLTATORE del cavolo, che per anni mi hai condizionato
e invece ho costeggiato quei percorsi che a lungo ho desiderato di poter
fare e tuttavia mai avevo fatto.
Mi sono estasiato a farlo
e ti ho levato dai miei pensieri
Ti ho levato di torno( dal tempo, ti ho diluito ecc)
e decapitai da me la TUA testa estranea
( perché per anni io facendo musica ho ragionato con la mia e purtroppo
anche con la tua testa)
L'ho guardata cadere riflessa tra ghiacciai sessanta volte che cacciava
fuori la lingua ,
Qui c'è una modulazione, e c'è la parola riflessa.
Per me questo è un cambio di prospettiva: ora
è Battisti che parla a se stesso, il TU ora è Battisti
Perché è un cambio di prospettiva? Perché ho la netta convinzione che la
musica e il testo siano un tutto inscindibile. Se c'è una modulazione
deve avere un significato preciso e non solo musicale.
Tu quindi allora, come stai, e se è lecito saperlo che fai in
quell'attualità che solo apparentemente è vera?
Come stai , mi sono dimenticato di te e come sta la straniera?( ?)lei
come sta?
Non sono io ad amarti, sono le cose che hanno sentimento di te , ti
rimpiangono e ti prolungano nella tua ormai lunga assenza.
Poi c'è un'altra modulazione e qui non riesco a capire se sia un ritorno
al soggetto Battisti o una nuova figura.
La vista l'angolai
di modo che tu mai
entrassi col viavai
di quando sei dolcezza in liturgia
orgetta e leccornia
la prima volta che ti vidi non guardai
allora non t'amai +tu come stai?
ecc ecc
Secondo me la costruzione poetica di Panella riesce a vivere di vita
propria, al di là di qualsiasi interpretazione si possa dare alla
canzone, in senso battistiano.
Voglio dire: il mondo creato da Panella coi suoi testi è indipendente
dal mondo parallelo Panella Battisti.
Del resto io amo queste canzoni solo per quello che mi danno formalmente.
E' la mia Divina Commedia in musica e sarò per sempre grato a questi due
grandissimi geni: i significati filosofici , religiosi e magici nascosti
nel testo di Dante, NON TOLGONO NULLA al valore poetico dell'opera, che
può tranquillamente splendere di luce propria.
Ciao
Battisti prende le distanze da tutta la produzione precedente.
In nessun luogo andai
per niente ti pensai
e nulla ti mandai per mio ricordo.
Scritti al passato remoto, che poi un Baglioni ormai completamente
rincoglionito ha cercato di scimmiottare con esiti ridicoli, se non
grotteschi, ma da leggersi al futuro.
Perché per l'autore sono ormai passato remoto,
ma per l'ascoltatore sono un minaccioso avvertimento per il futuro.
In questi quattro anni non sono andato in nessun luogo, non ti ho
pensato per nulla e nulla ti ho mandato per farmi ricordare.
In questi quattro anni mi sono affacciato su abissi belli assai( ossia,
ma mi sembra abbastanza chiaro,ho approfondito le cose che mi
appassionano e penso di aver raggiunto i limiti da dove si può guardare
il mondo e provare un brivido: è lo stesso concetto che Nietzsche
esprime parlando del suo Zarathustra)
Me ne sono stato per i cavoli miei , ignorandoti del tutto caro
ASCOLTATORE del cavolo, che per anni mi hai condizionato
e invece ho costeggiato quei percorsi che a lungo ho desiderato di poter
fare e tuttavia mai avevo fatto.
Mi sono estasiato a farlo
e ti ho levato dai miei pensieri
Ti ho levato di torno( dal tempo, ti ho diluito ecc)
e decapitai da me la TUA testa estranea
( perché per anni io facendo musica ho ragionato con la mia e purtroppo
anche con la tua testa)
L'ho guardata cadere riflessa tra ghiacciai sessanta volte che cacciava
fuori la lingua ,
Qui c'è una modulazione, e c'è la parola riflessa.
Per me questo è un cambio di prospettiva: ora
è Battisti che parla a se stesso, il TU ora è Battisti
Perché è un cambio di prospettiva? Perché ho la netta convinzione che la
musica e il testo siano un tutto inscindibile. Se c'è una modulazione
deve avere un significato preciso e non solo musicale.
Tu quindi allora, come stai, e se è lecito saperlo che fai in
quell'attualità che solo apparentemente è vera?
Come stai , mi sono dimenticato di te e come sta la straniera?( ?)lei
come sta?
Non sono io ad amarti, sono le cose che hanno sentimento di te , ti
rimpiangono e ti prolungano nella tua ormai lunga assenza.
Poi c'è un'altra modulazione e qui non riesco a capire se sia un ritorno
al soggetto Battisti o una nuova figura.
La vista l'angolai
di modo che tu mai
entrassi col viavai
di quando sei dolcezza in liturgia
orgetta e leccornia
la prima volta che ti vidi non guardai
allora non t'amai +tu come stai?
ecc ecc
Secondo me la costruzione poetica di Panella riesce a vivere di vita
propria, al di là di qualsiasi interpretazione si possa dare alla
canzone, in senso battistiano.
Voglio dire: il mondo creato da Panella coi suoi testi è indipendente
dal mondo parallelo Panella Battisti.
Del resto io amo queste canzoni solo per quello che mi danno formalmente.
E' la mia Divina Commedia in musica e sarò per sempre grato a questi due
grandissimi geni: i significati filosofici , religiosi e magici nascosti
nel testo di Dante, NON TOLGONO NULLA al valore poetico dell'opera, che
può tranquillamente splendere di luce propria.
Ciao