Luigi Caputo
2005-09-16 11:23:36 UTC
Ciao,
ieri nella mia città ho assistito ad un incontro pubblico con Mogol. Dopo la premessa di saluti istituzionali e doverosi ringraziamenti al Maestro per aver regalato agli italiani, con le sue parole, quarant'anni di emozioni, si è passati alle domande del pubblico, il 70% delle quali è stato orientato sul rapporto con Lucio e persino su ciò che Lucio ha fatto senza di lui. Mogol, che non ha rinunciato a lanciare un piccolo spot autopromozionale sul cofanetto uscito il 9 settembre, non ha lesinato di raccontare particolari della personalità di Battisti, esaltandone le capacità, rivelando che Lucio stesse quasi per laurearsi in Matematica a Londra, e la cui "folle incoscienza", a suo dire, ha fatto sì che gli passassero per le mani, non colte, numerose occasioni che avrebbero fatto la sua fortuna e accresciuto la sua popolarità a livello internazionale. Si è parlato anche di "Anima latina" e della scelta di Lucio di abbassare il volume del cantato per far prevalere la musica, e per invogliare l'ascoltatore ad una maggiore attenzione.
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".
Chicca finale: parlando del rapporto con Celentano, Mogol lo ha definito "una persona umile, semplice, che non si crede un divo". Azz...
Cosa ne pensate?
Ciao
Luigi
ieri nella mia città ho assistito ad un incontro pubblico con Mogol. Dopo la premessa di saluti istituzionali e doverosi ringraziamenti al Maestro per aver regalato agli italiani, con le sue parole, quarant'anni di emozioni, si è passati alle domande del pubblico, il 70% delle quali è stato orientato sul rapporto con Lucio e persino su ciò che Lucio ha fatto senza di lui. Mogol, che non ha rinunciato a lanciare un piccolo spot autopromozionale sul cofanetto uscito il 9 settembre, non ha lesinato di raccontare particolari della personalità di Battisti, esaltandone le capacità, rivelando che Lucio stesse quasi per laurearsi in Matematica a Londra, e la cui "folle incoscienza", a suo dire, ha fatto sì che gli passassero per le mani, non colte, numerose occasioni che avrebbero fatto la sua fortuna e accresciuto la sua popolarità a livello internazionale. Si è parlato anche di "Anima latina" e della scelta di Lucio di abbassare il volume del cantato per far prevalere la musica, e per invogliare l'ascoltatore ad una maggiore attenzione.
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".
Chicca finale: parlando del rapporto con Celentano, Mogol lo ha definito "una persona umile, semplice, che non si crede un divo". Azz...
Cosa ne pensate?
Ciao
Luigi