Discussione:
Le parole di Mogol
(troppo vecchio per rispondere)
Luigi Caputo
2005-09-16 11:23:36 UTC
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Ciao,
ieri nella mia città ho assistito ad un incontro pubblico con Mogol. Dopo la premessa di saluti istituzionali e doverosi ringraziamenti al Maestro per aver regalato agli italiani, con le sue parole, quarant'anni di emozioni, si è passati alle domande del pubblico, il 70% delle quali è stato orientato sul rapporto con Lucio e persino su ciò che Lucio ha fatto senza di lui. Mogol, che non ha rinunciato a lanciare un piccolo spot autopromozionale sul cofanetto uscito il 9 settembre, non ha lesinato di raccontare particolari della personalità di Battisti, esaltandone le capacità, rivelando che Lucio stesse quasi per laurearsi in Matematica a Londra, e la cui "folle incoscienza", a suo dire, ha fatto sì che gli passassero per le mani, non colte, numerose occasioni che avrebbero fatto la sua fortuna e accresciuto la sua popolarità a livello internazionale. Si è parlato anche di "Anima latina" e della scelta di Lucio di abbassare il volume del cantato per far prevalere la musica, e per invogliare l'ascoltatore ad una maggiore attenzione.
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".
Chicca finale: parlando del rapporto con Celentano, Mogol lo ha definito "una persona umile, semplice, che non si crede un divo". Azz...

Cosa ne pensate?

Ciao

Luigi
Raffaella
2005-09-16 11:43:58 UTC
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"Luigi Caputo" <***@edmaster.it> ha scritto nel messaggio news:dgea32$cro$***@balena.cs.interbusiness.it...
Ciao,
ieri nella mia città ho assistito ad un incontro pubblico con Mogol. Dopo la premessa di saluti istituzionali e doverosi ringraziamenti al Maestro per aver regalato agli italiani, con le sue parole, quarant'anni di emozioni, si è passati alle domande del pubblico, il 70% delle quali è stato orientato sul rapporto con Lucio e persino su ciò che Lucio ha fatto senza di lui. Mogol, che non ha rinunciato a lanciare un piccolo spot autopromozionale sul cofanetto uscito il 9 settembre, non ha lesinato di raccontare particolari della personalità di Battisti, esaltandone le capacità, rivelando che Lucio stesse quasi per laurearsi in Matematica a Londra, e la cui "folle incoscienza", a suo dire, ha fatto sì che gli passassero per le mani, non colte, numerose occasioni che avrebbero fatto la sua fortuna e accresciuto la sua popolarità a livello internazionale. Si è parlato anche di "Anima latina" e della scelta di Lucio di abbassare il volume del cantato per far prevalere la musica, e per invogliare l'ascoltatore ad una maggiore attenzione.
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".
Chicca finale: parlando del rapporto con Celentano, Mogol lo ha definito "una persona umile, semplice, che non si crede un divo". Azz...

Cosa ne pensate?

Ciao

Luigi

Penso che non ha detto nulla di diverso da quello che si sapeva e noto pur nella sua presunzione o autocelebrazione che è coerente e non si stacca da cose dette ad esempio mesi fa a Bellaria.
Non mi pare parli male di Battisti, anzi ne parla sempre come una persona estremamente preparata o che tendeva sempre a studiare per dare il massimo e soprattutto per cultura personale.
Il fatto che abbia detto la frase virgolettata mi soconvolege solo perchè ha chiesto di spegnere la telecamenra poichè tale frase è riportata in decine di articoli-recensioni che sono seguite al lancio de Le avventure di Lucio Battisti e Mogol 1.
Nulla di nuovo nè dissacrante.

Raffaella
Luigi Caputo
2005-09-16 12:53:26 UTC
Permalink
Anch'io mi sono meravigliato, e non poco, del fatto che abbia chiesto di spegnere le telecamere. Peraltro, anch'io avevo già sentito la risposta, in passato, credo attorno al '98.
Nell'intervento precedente ho dimenticato di aggiungere due cose:
(a) a proposito de "L'arcobaleno", sollecitato da una domanda di una signora in proposito, Mogol, dopo numerose ritrosie (eluse peraltro da se stesso: ha detto a un certo punto: "Signora, lei vuole che le racconti l'episodio?") ha parlato di un episodio che gli è accaduto pochi giorni dopo aver scritto il testo della canzone. Ha detto che il giorno prima aveva avuto un dubbio circa l'uso del verbo "toccare" associato all'arcobaleno, e che, mentre era in viaggio con la sua compagna, ha osservato un fenomeno stranissimo, e cioè come nel cielo si fossero formati due arcobaleni, talmente grandi da attraversare la sua auto. E da questo, insieme ad altri episodi che non ha citato, ha capito quanto quel testo gli fosse stato ispirato. Poi un'altra signora gli ha fatto un'altra domanda in proposito, chiedendogli di spiegare meglio questa cosa, e lui, come stizzito, ha replicato dicendo che c'era un libro (di Federico Salvatore, mi pare) che raccontava proprio la storia per intero;
(b) a proposito di un'altra domanda, fatta da un ragazzo sulla possibilità che, all'indomani della fine della sua collaborazione con Panella, dopo il '94, Lucio avesse manifestato l'intenzione di affidare a lui le cose che aveva composto in quel periodo, Mogol ha risposto dicendo che Lucio, che aveva visto più volte nel frattempo, non gli aveva mai chiesto nulla, percependo però che forse avesse voglia di farlo e che qualche "fattore contingente" (lo stesso che lui ha citato letteralmente a proposito della mancata scelta di farsi lanciare a livello internazionale da quel famoso manager americano che pretendeva il 25%) glielo avesse impedito.

In sintesi, anch'io ho rilevato un certo rispetto di massima verso Lucio e il suo talento artistico. Certo, per l'ennesima volta, un suo incontro si è trasformato nell'occasione per parlare quasi esclusivamente di Lucio. Della serie: nessuno gli ha chiesto cosa farà, a cosa sta lavorando, e nessuno lo ha ringraziato per aver scritto "Una lacrima sul viso" o "Io non so parlar d'amore"...

Ciao
Luigi
"Raffaella" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:2eyWe.3712$***@twister1.libero.it...

"Luigi Caputo" <***@edmaster.it> ha scritto nel messaggio news:dgea32$cro$***@balena.cs.interbusiness.it...
Ciao,
ieri nella mia città ho assistito ad un incontro pubblico con Mogol. Dopo la premessa di saluti istituzionali e doverosi ringraziamenti al Maestro per aver regalato agli italiani, con le sue parole, quarant'anni di emozioni, si è passati alle domande del pubblico, il 70% delle quali è stato orientato sul rapporto con Lucio e persino su ciò che Lucio ha fatto senza di lui. Mogol, che non ha rinunciato a lanciare un piccolo spot autopromozionale sul cofanetto uscito il 9 settembre, non ha lesinato di raccontare particolari della personalità di Battisti, esaltandone le capacità, rivelando che Lucio stesse quasi per laurearsi in Matematica a Londra, e la cui "folle incoscienza", a suo dire, ha fatto sì che gli passassero per le mani, non colte, numerose occasioni che avrebbero fatto la sua fortuna e accresciuto la sua popolarità a livello internazionale. Si è parlato anche di "Anima latina" e della scelta di Lucio di abbassare il volume del cantato per far prevalere la musica, e per invogliare l'ascoltatore ad una maggiore attenzione.
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".
Chicca finale: parlando del rapporto con Celentano, Mogol lo ha definito "una persona umile, semplice, che non si crede un divo". Azz...

Cosa ne pensate?

Ciao

Luigi

Penso che non ha detto nulla di diverso da quello che si sapeva e noto pur nella sua presunzione o autocelebrazione che è coerente e non si stacca da cose dette ad esempio mesi fa a Bellaria.
Non mi pare parli male di Battisti, anzi ne parla sempre come una persona estremamente preparata o che tendeva sempre a studiare per dare il massimo e soprattutto per cultura personale.
Il fatto che abbia detto la frase virgolettata mi soconvolege solo perchè ha chiesto di spegnere la telecamenra poichè tale frase è riportata in decine di articoli-recensioni che sono seguite al lancio de Le avventure di Lucio Battisti e Mogol 1.
Nulla di nuovo nè dissacrante.

Raffaella
Marco Masoni
2005-09-16 13:10:24 UTC
Permalink
"Luigi Caputo" ha scritto nel messaggio



Prima di tutto: potete evitare di scrivere in html sui NG? E' fortemente
contrario alla netiquette. Grazie. :-)
Post by Luigi Caputo
Poi un'altra signora gli ha fatto un'altra domanda in proposito,
chiedendogli di spiegare
Post by Luigi Caputo
meglio questa cosa, e lui, come stizzito, ha replicato dicendo che c'era
un libro (di
Post by Luigi Caputo
Federico Salvatore, mi pare) che raccontava proprio la storia per intero;
GIANFRANCO Salvatore!! Ha scritto il piu' importante libro di analisi sulle
canzoni di Mogol-Battisti (L'Alchimia del verso cantato) e poi l'unica
biografia di Lucio avallata da dichiarazioni non copia-incollate da altre
incerte fonti, ovvero il bellissimo L'Arcobaleno.
Post by Luigi Caputo
possibilità che, all'indomani della fine della sua collaborazione con
Panella, dopo il '94,
Post by Luigi Caputo
Lucio avesse manifestato l'intenzione di affidare a lui le cose che aveva
composto in quel
Post by Luigi Caputo
periodo, Mogol ha risposto dicendo che Lucio, che aveva visto più volte
nel frattempo,
Post by Luigi Caputo
non gli aveva mai chiesto nulla, percependo però che forse avesse voglia
di farlo e che
Post by Luigi Caputo
qualche "fattore contingente" (lo stesso che lui ha citato letteralmente
a proposito della
Post by Luigi Caputo
mancata scelta di farsi lanciare a livello internazionale da quel famoso
manager
Post by Luigi Caputo
americano che pretendeva il 25%) glielo avesse impedito.
Forse il fattore contingente e' la malattia... o e' il rifiuto della moglie
di frequentare ancora il capo delle giovani marmotte? Non lo sapremo mai.
--
Marco.
Raffaella
2005-09-16 13:16:16 UTC
Permalink
Post by Marco Masoni
"Luigi Caputo" ha scritto nel messaggio
Prima di tutto: potete evitare di scrivere in html sui NG? E' fortemente
contrario alla netiquette. Grazie. :-)
hai ragione, mi scuso se ho replicato mettendo l'*...credevo fosse una cosa
fortuita invece basta modificare il formato...
Post by Marco Masoni
Post by Luigi Caputo
Poi un'altra signora gli ha fatto un'altra domanda in proposito,
chiedendogli di spiegare
Post by Luigi Caputo
meglio questa cosa, e lui, come stizzito, ha replicato dicendo che c'era
un libro (di
Post by Luigi Caputo
Federico Salvatore, mi pare) che raccontava proprio la storia per intero;
GIANFRANCO Salvatore!! Ha scritto il piu' importante libro di analisi sulle
canzoni di Mogol-Battisti (L'Alchimia del verso cantato) e poi l'unica
biografia di Lucio avallata da dichiarazioni non copia-incollate da altre
incerte fonti, ovvero il bellissimo L'Arcobaleno.
Quoto.
Post by Marco Masoni
Post by Luigi Caputo
possibilità che, all'indomani della fine della sua collaborazione con
Panella, dopo il '94,
Post by Luigi Caputo
Lucio avesse manifestato l'intenzione di affidare a lui le cose che aveva
composto in quel
Post by Luigi Caputo
periodo, Mogol ha risposto dicendo che Lucio, che aveva visto più volte
nel frattempo,
Post by Luigi Caputo
non gli aveva mai chiesto nulla, percependo però che forse avesse voglia
di farlo e che
Post by Luigi Caputo
qualche "fattore contingente" (lo stesso che lui ha citato letteralmente
a proposito della
Post by Luigi Caputo
mancata scelta di farsi lanciare a livello internazionale da quel famoso
manager
Post by Luigi Caputo
americano che pretendeva il 25%) glielo avesse impedito.
Forse il fattore contingente e' la malattia... o e' il rifiuto della moglie
di frequentare ancora il capo delle giovani marmotte? Non lo sapremo mai.
Nemmeno solo vivendo?:-)

Raffaella
Post by Marco Masoni
--
Marco.
Raffaella
2005-09-16 13:12:35 UTC
Permalink
"Luigi Caputo" <***@edmaster.it> ha scritto nel messaggio news:dgefbf$a9j$***@fata.cs.interbusiness.it...
Anch'io mi sono meravigliato, e non poco, del fatto che abbia chiesto di spegnere le telecamere. Peraltro, anch'io avevo già sentito la risposta, in passato, credo attorno al '98.

*Nel passato nel recente e nel futuro...

Nell'intervento precedente ho dimenticato di aggiungere due cose:
(a) a proposito de "L'arcobaleno", sollecitato da una domanda di una signora in proposito, Mogol, dopo numerose ritrosie (eluse peraltro da se stesso: ha detto a un certo punto: "Signora, lei vuole che le racconti l'episodio?") ha parlato di un episodio che gli è accaduto pochi giorni dopo aver scritto il testo della canzone. Ha detto che il giorno prima aveva avuto un dubbio circa l'uso del verbo "toccare" associato all'arcobaleno, e che, mentre era in viaggio con la sua compagna, ha osservato un fenomeno stranissimo, e cioè come nel cielo si fossero formati due arcobaleni, talmente grandi da attraversare la sua auto. E da questo, insieme ad altri episodi che non ha citato, ha capito quanto quel testo gli fosse stato ispirato. Poi un'altra signora gli ha fatto un'altra domanda in proposito, chiedendogli di spiegare meglio questa cosa, e lui, come stizzito, ha replicato dicendo che c'era un libro (di Federico Salvatore, mi pare) che raccontava proprio la storia per intero;

*Gianfranco Salvatore;
poveretto questo Mogol e lo dico in modo sincero, ogni volta costretto a ripetere le stesse cose poichè chi fa le domande ignora tutto, e se ignora tutto cosa chiede a fare se dopo un minuto se le è già dimenticate...forse non sono stata chiara, ma i media ne hanno parlato per giorni mesi anni, ma si ricordano solo la parola Arcobaleno gli interlocutori...scusate anche troppo bravo a non madarLa a cagare:-)))

(b) a proposito di un'altra domanda, fatta da un ragazzo sulla possibilità che, all'indomani della fine della sua collaborazione con Panella, dopo il '94, Lucio avesse manifestato l'intenzione di affidare a lui le cose che aveva composto in quel periodo, Mogol ha risposto dicendo che Lucio, che aveva visto più volte nel frattempo, non gli aveva mai chiesto nulla, percependo però che forse avesse voglia di farlo e che qualche "fattore contingente" (lo stesso che lui ha citato letteralmente a proposito della mancata scelta di farsi lanciare a livello internazionale da quel famoso manager americano che pretendeva il 25%) glielo avesse impedito.

*Ma sì anche queste voci si sono lette più volte, purtroppo abbiamo solo una campana che ce le può avallare.
Che la colpa sia di qualcuno esterno alla ex coppia non lo so.

In sintesi, anch'io ho rilevato un certo rispetto di massima verso Lucio e il suo talento artistico. Certo, per l'ennesima volta, un suo incontro si è trasformato nell'occasione per parlare quasi esclusivamente di Lucio. Della serie: nessuno gli ha chiesto cosa farà, a cosa sta lavorando, e nessuno lo ha ringraziato per aver scritto "Una lacrima sul viso" o "Io non so parlar d'amore"...

*Male secondo me averlo assediato con domande solo su Lucio, non mi pare educato, stesso dicasi per un eventuale incontro con Panella, cosa volete che gli chiedano oltre al Notre Dame?
Mancanza di tatto, la prossima volta non mi faccio scrupoli e lo "assalgo per benino" con domandine facili facili:-)))
Invece bisognerebbe fare un giro largo per poi arrivare al sodo:-)

O la serata era dedicata alla figura di Battisti?


Sull'invidia contemplata da Voiceface sono d'accordo, ma credimi è reciproca e da che mondo e mondo è insita nell'animo umano.
Difficile ammettere con umiltà che qualcuno sa fare di meglio o in modo parallelamente diverso dal proprio.

Raffaella

Ciao
Luigi
Luigi Caputo
2005-09-16 13:39:00 UTC
Permalink
Ok,
in effetti Federico Salvatore è quel cantante napoletano :-)
Quanto al formato Html, me ne scuso, ho ovviato adesso:-)
La serata non era dedicata a Battisti, era un incontro con Mogol, e basta.

Ciao

Luigi


"Raffaella" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:7xzWe.3889$***@twister1.libero.it...

"Luigi Caputo" <***@edmaster.it> ha scritto nel messaggio news:dgefbf$a9j$***@fata.cs.interbusiness.it...
Anch'io mi sono meravigliato, e non poco, del fatto che abbia chiesto di
spegnere le telecamere. Peraltro, anch'io avevo già sentito la risposta, in
passato, credo attorno al '98.

*Nel passato nel recente e nel futuro...

Nell'intervento precedente ho dimenticato di aggiungere due cose:
(a) a proposito de "L'arcobaleno", sollecitato da una domanda di una signora
in proposito, Mogol, dopo numerose ritrosie (eluse peraltro da se stesso: ha
detto a un certo punto: "Signora, lei vuole che le racconti l'episodio?") ha
parlato di un episodio che gli è accaduto pochi giorni dopo aver scritto il
testo della canzone. Ha detto che il giorno prima aveva avuto un dubbio
circa l'uso del verbo "toccare" associato all'arcobaleno, e che, mentre era
in viaggio con la sua compagna, ha osservato un fenomeno stranissimo, e cioè
come nel cielo si fossero formati due arcobaleni, talmente grandi da
attraversare la sua auto. E da questo, insieme ad altri episodi che non ha
citato, ha capito quanto quel testo gli fosse stato ispirato. Poi un'altra
signora gli ha fatto un'altra domanda in proposito, chiedendogli di spiegare
meglio questa cosa, e lui, come stizzito, ha replicato dicendo che c'era un
libro (di Federico Salvatore, mi pare) che raccontava proprio la storia per
intero;

*Gianfranco Salvatore;
poveretto questo Mogol e lo dico in modo sincero, ogni volta costretto a
ripetere le stesse cose poichè chi fa le domande ignora tutto, e se ignora
tutto cosa chiede a fare se dopo un minuto se le è già dimenticate...forse
non sono stata chiara, ma i media ne hanno parlato per giorni mesi anni, ma
si ricordano solo la parola Arcobaleno gli interlocutori...scusate anche
troppo bravo a non madarLa a cagare:-)))

(b) a proposito di un'altra domanda, fatta da un ragazzo sulla possibilità
che, all'indomani della fine della sua collaborazione con Panella, dopo il
'94, Lucio avesse manifestato l'intenzione di affidare a lui le cose che
aveva composto in quel periodo, Mogol ha risposto dicendo che Lucio, che
aveva visto più volte nel frattempo, non gli aveva mai chiesto nulla,
percependo però che forse avesse voglia di farlo e che qualche "fattore
contingente" (lo stesso che lui ha citato letteralmente a proposito della
mancata scelta di farsi lanciare a livello internazionale da quel famoso
manager americano che pretendeva il 25%) glielo avesse impedito.

*Ma sì anche queste voci si sono lette più volte, purtroppo abbiamo solo una
campana che ce le può avallare.
Che la colpa sia di qualcuno esterno alla ex coppia non lo so.

In sintesi, anch'io ho rilevato un certo rispetto di massima verso Lucio e
il suo talento artistico. Certo, per l'ennesima volta, un suo incontro si è
trasformato nell'occasione per parlare quasi esclusivamente di Lucio. Della
serie: nessuno gli ha chiesto cosa farà, a cosa sta lavorando, e nessuno lo
ha ringraziato per aver scritto "Una lacrima sul viso" o "Io non so parlar
d'amore"...

*Male secondo me averlo assediato con domande solo su Lucio, non mi pare
educato, stesso dicasi per un eventuale incontro con Panella, cosa volete
che gli chiedano oltre al Notre Dame?
Mancanza di tatto, la prossima volta non mi faccio scrupoli e lo "assalgo
per benino" con domandine facili facili:-)))
Invece bisognerebbe fare un giro largo per poi arrivare al sodo:-)

O la serata era dedicata alla figura di Battisti?


Sull'invidia contemplata da Voiceface sono d'accordo, ma credimi è reciproca
e da che mondo e mondo è insita nell'animo umano.
Difficile ammettere con umiltà che qualcuno sa fare di meglio o in modo
parallelamente diverso dal proprio.

Raffaella

Ciao
Luigi
Raffaella
2005-09-16 14:15:59 UTC
Permalink
Post by Luigi Caputo
Ok,
in effetti Federico Salvatore è quel cantante napoletano :-)
Quanto al formato Html, me ne scuso, ho ovviato adesso:-)
La serata non era dedicata a Battisti, era un incontro con Mogol, e basta.
Ciao
Luigi
Appunto come vedi avevo ragione io:-)
Bisogna prenderla alla larga.
Posso sapere dove si è svolta la serata?

Raffaella
voiceface
2005-09-16 12:56:24 UTC
Permalink
mi meravigliano sempre le opinioni negative fra gli addetti ai lavori
quando si parla della collaborazione fra Panella e Battisti. A maggior
ragione se a parlare è Mogol. Probabilmente sono io a non capire
niente e non Mogol ad essere un pò invidioso dell'originalità
dell'opera di Panella. Però quando penso ai testi di Mogol più
sperimentali e arditi (e ce ne sono diversi fra quelli scritti per
Battisti) non posso non pensare ad un legame, seppur flebile, fra le
due esperienze. E non posso non pensare che Mogol in qualche modo trovi
il lavoro di Battisti con Panella un estremizzazione di cose già
tentate da lui. Lui che poi non è riuscito più ad evolversi da quanto
scritto e fatto negli anni '70.
Post by Luigi Caputo
Ciao,
ieri nella mia città ho assistito ad un incontro pubblico con Mogol. Dopo la premessa di saluti istituzionali e doverosi ringraziamenti al Maestro per aver regalato agli italiani, con le sue parole, quarant'anni di emozioni, si è passati alle domande del pubblico, il 70% delle quali è stato orientato sul rapporto con Lucio e persino su ciò che Lucio ha fatto senza di lui. Mogol, che non ha rinunciato a lanciare un piccolo spot autopromozionale sul cofanetto uscito il 9 settembre, non ha lesinato di raccontare particolari della personalità di Battisti, esaltandone le capacità, rivelando che Lucio stesse quasi per laurearsi in Matematica a Londra, e la cui "folle incoscienza", a suo dire, ha fatto sì che gli passassero per le mani, non colte, numerose occasioni che avrebbero fatto la sua fortuna e accresciuto la sua popolarità a livello internazionale. Si è parlato anche di "Anima latina" e della scelta di Lucio di abbassare il volume del cantato per far prevalere la musica, e per invogliare l'ascoltatore ad una maggiore attenzione.
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".
Chicca finale: parlando del rapporto con Celentano, Mogol lo ha definito "una persona umile, semplice, che non si crede un divo". Azz...
Cosa ne pensate?
Ciao
Luigi
Vito Q.
2005-09-16 14:28:08 UTC
Permalink
"Luigi Caputo" <***@edmaster.it> ha scritto:

Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul
perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi
peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si
atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai
letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio)"
---

Scusami, potresti chiarirmi, se non sono troppo indiscreto, il
concetto fra parentesi, cioè: chi sarebbe costui (lo pseudo
l'intellettuale)?

Grazie anche per l'interessante testimonianza! :-)

Ciao,
Vito
Raffaella
2005-09-16 14:46:03 UTC
Permalink
Post by Vito Q.
Scusami, potresti chiarirmi, se non sono troppo indiscreto, il
concetto fra parentesi, cioè: chi sarebbe costui (lo pseudo
l'intellettuale)?
Grazie anche per l'interessante testimonianza! :-)
Posso risponderti io?:-)))Non è difficile per tanti è colui che è nominato
in Mistero ma che io non condivido:-)

Raffaella
Post by Vito Q.
Ciao,
Vito
Vito Q.
2005-09-16 14:53:56 UTC
Permalink
Post by Raffaella
Posso risponderti io?:-)))Non è difficile per tanti è colui che è nominato
in Mistero ma che io non condivido:-)
Ma se è quello che tu pensi perché Luigi non lo nomina chiaramente?
Dopotutto, parlava proprio di lui... :-)

Vito
Raffaella
2005-09-16 15:05:14 UTC
Permalink
Post by Vito Q.
Post by Raffaella
Posso risponderti io?:-)))Non è difficile per tanti è colui che è nominato
in Mistero ma che io non condivido:-)
Ma se è quello che tu pensi perché Luigi non lo nomina chiaramente?
Dopotutto, parlava proprio di lui... :-)
Vito
Forse sbaglio ma non vuol sbilanciarsi più di troppo e vuol vedere come
giudichiamo Mogol o Mogol che giudica Panella:-)

Raffaella
Ugo
2005-09-16 15:16:02 UTC
Permalink
Post by Raffaella
Forse sbaglio ma non vuol sbilanciarsi più di troppo e vuol vedere come
giudichiamo Mogol
Il Mogol paroliere(già scritto tempo fa) decisamente positivo,con Battisti
ha dato tanto alla musica italiana.
Lato uomo vorrei evitare.



o Mogol che giudica Panella:-)

Su questo assolutamente niente da dire.
Post by Raffaella
Raffaella
Ciao.

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Auriga
2005-09-16 15:19:26 UTC
Permalink
Mi ha un po' infastidito quando, a proposito di alcune domande sul perchè Lucio abbia scelto di collaborare con Panella (i cui testi peraltro sono stati stracriticati da molti, compreso uno che si atteggia ad intellettuale e poeta: io mi chiedo quanti ne abbiano mai letto uno o ascoltato una canzone delle oltre 40 fatte con Lucio), lui abbia risposto (pretendendo di farlo addirittura a telecamere spente!) che fu Lucio stesso a dirgli: "Così nessuno potrà fare il paragone con quello che ho fatto insieme a te!".


Semplicemente Rosica.

Ciao

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