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Quadri di Lucio Battisti
(troppo vecchio per rispondere)
Lucio
2009-03-25 16:55:46 UTC
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Conosco molto bene i quadri, che “Striscia la notizia” ha mostrato
qualche giorno fa, perché li ho visti decine di volte a casa di
Albarita Battisti, sorella di Lucio, scomparsa nel 2003.
Sono undici quadri datati fra il 1969 e il 1972.
Ho parlato più volte con la sorella di Lucio sul significato di queste
tele alquanto astratte, ed una cosa è certa: i quadri di Battisti
venivano indicati con titoli di canzoni cantate o comunque musicate da
Lucio. Mi raccontava che il fratello, dopo svariate ore passate a
tormentare le corde della chitarra, a volte si chiudeva in cucina e su
mezzi di fortuna (arazzi o tavole) si metteva a dipingere creando
questi quadri.
Non so se è giusto dire che Lucio sia stato anche “Pittore”, ma certo
questa ulteriore prerogativa arricchisce la sua figura perché sono
convinto (e i quadri lo dimostrano) che la sua fantasia sapesse
tradurre in colori il mondo, gli uomini, gli amori, le emozioni e il
suo genio trasformarli in musica universale e particolare, quella
musica che ha coinvolto due generazioni e le seguenti facendoci
sognare, innamorare, amare, piangere e prendere visione delle nostre
ricchezze e capacità.
I temi trattati in questi quadri, anche se non si sono visti bene nel
servizio di striscia, sono intrinseci ad alcune canzoni: si passa dai
colori intensi e lineari della “Collina dei Ciliegi”, ricchi di
solennità dove la mente spazia in cerca di brezza, quella che
rinvigorisce l’anima e dà forza ai sentimenti, alle sovrapposizioni e
sfumature di colori di “Sognando e Risognando”, specchio di un animo
ricco in continua evoluzione e di una psiche cangiante che si adatta a
qualsiasi situazione… dal particolare di “Una Giornata Uggiosa”,
monotona, triste, leggermente colorata ma schematica dove tutto è
uguale e ripetitivo senza data e senza età, all’universalità de “La
Macchina del Tempo”, che con i suoi colori forti, decisi e i suoi
numeri grandi, grossi e violenti attorno ad una carcassa di sveglia,
“macina tutto e tutti”…. Dai colori accesi dei “Due Mondi”, dove uno è
il contrario dell’altro ma è anche l’interfaccia dell’altro e quindi
si cercano, alla globalizzazione di “Gente per Bene Gente per Male”,
dove il globo del bene sorge dal basso e cerca di influenzare l’area
circostante dominata dal tentacolo del male… dal labirinto di
“Prigioniero del Mondo”, dove ognuno di noi, come tanti quadratini più
o meno colorati in qualche maniera si adagia, vive e sogna ma non
volerà mai, non spiccherà mai il volo alla “Canzone della Terra”, dove
Lucio si esprime in modo sublime perché è figlio della terra che dà
libertà, amore e aria, ed è protetta da una “longa manus” che scende
dall’alto e si dirama in tutte le direzioni…. dai colori sbiaditi di
“Una” di cui si preferisce immortalare l’ombra di per sé non molto
bella, ballerina e sfuggente sulle scale all’odore acre e denso del
fumo di un camino di “Respirando” che ti impregna tutto, ti entra
negli occhi e nel cervello e copre qualsiasi altro profumo, simbolo di
un amore forte che ti permea tutto fino alle viscere come il fumo,
all’enigmatica “Apparenza” che dice tutto o niente o qualsivoglia
cosa.
Se ben ricordo (in un secondo momento saprò essere più preciso)
quattro quadri e precisamente
a) Prigioniero del mondo (si è visto bene nel
servizio)
b) Una (si è visto nel
servizio)
c) Sognando e Risognando (intersezioni di colori. Si è
visto)
d) Gente per bene gente per male (globo azzurro sotto tentacolo
rosa rosso. Si è visto),
sono più o meno contemporanei o postumi alle canzoni; i restanti
e) Canzone della Terra (si è visto nel servizio –
quadro più grande)
f) La Collina dei Ciliegi (si è visto nel servizio)
g) Due Mondi (si è intravisto nel
servizio – due mani rossa e azzurra)
h) La Macchina del Tempo (si è visto nel servizio –
orologio con numeri romani e arabi)
i) Respirando (non si è visto –
camino fumante su un tetto)
l) Una Giornata Uggiosa (si è visto nel
servizio)
m) L’Apparenza (si è visto nel
servizio – una X gigante… farfalla o altro?)
sono antecedenti alle canzoni.
Io non so se effettivamente Lucio Battisti avesse questi flash -
visioni fotografici di canzoni future, ma è certo che le
raffigurazioni di queste tele corrispondono maledettamente, senza voli
pindarici, a titoli di canzoni scritte negli anni successivi.
giuseppe medici
2009-03-25 18:18:07 UTC
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Conosco molto bene i quadri, che Striscia la notizia ha mostrato
qualche giorno fa, perché li ho visti decine di volte a casa di
Albarita Battisti, sorella di Lucio, scomparsa nel 2003.
Sono undici quadri datati fra il 1969 e il 1972.
Ho parlato più volte con la sorella di Lucio
CUT

non credo neppure a una parola

ciao

Giuseppe



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Simone Dalle Crode
2009-03-25 20:05:22 UTC
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Post by giuseppe medici
non credo neppure a una parola
Io invece credo all'originalità dei quadri ma
sono molto dubbioso sulla storia dei titoli
perchè mi par di rivedere cose già passate
come la diatriba sui luoghi o le occasioni in
cui sarebbero nati alcuni brani.
giuseppe medici
2009-03-25 21:50:14 UTC
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Post by Simone Dalle Crode
Post by giuseppe medici
non credo neppure a una parola
Io invece credo all'originalità dei quadri ma
sono molto dubbioso sulla storia dei titoli
perchè mi par di rivedere cose già passate
come la diatriba sui luoghi o le occasioni in
cui sarebbero nati alcuni brani.
il mio "non credo" era diretto al mitomane :-))

ciao

Giuseppe



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vittorio frattulino
2009-03-26 07:24:02 UTC
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Post by giuseppe medici
Post by Simone Dalle Crode
Post by giuseppe medici
non credo neppure a una parola
Io invece credo all'originalità dei quadri ma
sono molto dubbioso sulla storia dei titoli
perchè mi par di rivedere cose già passate
come la diatriba sui luoghi o le occasioni in
cui sarebbero nati alcuni brani.
il mio "non credo" era diretto al mitomane :-))
ciao
Giuseppe
se i quadri dipinti da Lucio hanno lo stesso titolo delle canzoni
alcune delle quali scritte parecchi anni dopo potrebbe essere andata
così...
Mogol a casa di Battisti "bello quel quadro come si chiama?"
Battisti "Una giornata uggiosa"
Mogol "benissimo fra sei anni ti faccio un testo con questo titolo"
oppure
Battisti "poeta ho dipinto un quadro ma siccome non sono bravo come
paroliere mi vuoi suggerire un titolo?"
Mogol "fra sei o sette anni vorrei scrivere un pezzo intitolato una
giornata uggiosa, chiamalo così questo quadro"
oppure
Battisti oltre a fare i quadri e a comporre le musiche imponeva gli
argomenti che si rifacessero alle sue tele
oppure
si faceva anche le parole
sono tutte ipotesi scherzose ma chi ha un'ipotesi realistica?
Post by giuseppe medici
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giuseppe medici
2009-03-26 20:35:44 UTC
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Post by vittorio frattulino
Mogol a casa di Battisti "bello quel quadro come si chiama?"
Battisti "Una giornata uggiosa"
Mogol "benissimo fra sei anni ti faccio un testo con questo titolo"
Ahahahah. Vittorio questa la trovo fantastica...davvero

ciao

Giuseppe



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