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Canzoni e numeri
(troppo vecchio per rispondere)
Gaetano
2015-10-19 19:33:16 UTC
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Premessa: queste righe non vogliono mettere in discussione ma approfondire l’arte
di Battisti per nuovi angoli di lettura. Il punto principale, rivolgendomi
ad Alexandre, rimane L’Apparenza. Personalmente sono certo quel mobile
disegnato da Lucio sia una vetrina. Provate a digitare su Google "credenza "
e vedrete cosa ne esce: il classico mobile basso con ante e cassetti. Al
meglio, se composto da due elementi: credenza con alzata. Molti commentatori
e appassionati hanno chiamato quel mobile, MADIA, DiISPENSA, CASSETTA,
CREDENZA, FINESTRA STILIZZATA etc... Posso garantire, quale addetto ai
lavori, trattasi di VETRINA. La vetrina è un mobile alto, con le ante e i
fianchi schermati interamente a vetri per esporre gli oggetti di casa.
E poi Battisti stesso l’aveva anticipato nel suo primo album, Don Giovanni:
La vetrina con acqua è lei che si incrina e che sbrina via... Si direbbe una
vetrina frigo, refrigerante, quegli espositori usati nelle enoteche per i
vini, o in certi locali di prestigio per conservare acqua, bibite o
alcolici. Perché sostengo questo ? Io credo tutti i cinque lavori siano
legati con un filo d’Arianna. L’attaccapanni, il mobile e la casa si
collegano fra loro, facile a dirsi, ma poi quell’acronimo misterioso e
quella E finale ? Allora ragionando ( e anche grazie agli spunti
interessanti di Alexandre ) mi sono costruito una teoria personale: ogni
album è il naturale proseguimento del precedente . Don Giovanni annuncia la
vetrina. L’apparenza annuncia gli Specchi opposti e nella Sposa occidentale
compare quella casetta fumante . Quella casetta disegnata dentro una cornice
con il suo cordone e il suo chiodo assume la sua stessa forma, mentre il
filo di fumo dal comignolo forma spirali inverse a quella del filo che pende
dal chiodo della cornice. In quel filo ritorto sta tutta l’ambiguità della
copertina, un autentico gioco di specchi. La sensazione è quella di un’immagine
riflessa, Il conflitto tra realtà e interpretazione, la scatola cinese di
una forma inscritta in una amplificazione di se stessa. Poi nella Sposa
occidentale compare uno SCEICCO. Ma chi è lo sceicco ? Un Capo tribù, ma il
termine può essere anche riferito a personaggi di cui si voglia sottolineare
l'assoluta autorevolezza e preminenza. Un Principe, un Emiro, un Sultano, Un
Califfo nel mondo islamico . Un sovrano nel mondo occidentale, un Re, uno
Zar nell’impero di Russia. Un Kaiser per i teutonici, un imperatore, un
Cesare per gli antichi romani. Tra le pieghe di CSAR compare Antonio e poi
la maliarda del Nilo, Cleopatra, mentre si strapazzano ancora, come otarie
dalle braccia ormai implicite nell'altro... Prima tra le lenzuola di Cesare,
che non l’avrebbe mai sposata, poi, tra quelle di Marco Antonio, che prende
il posto di Ottaviano, nominato dal grande stratega romano suo successore
naturale. E allora il messaggio racchiuso in CSAR ? In qualche modo annuncia
il convitato di pietra, en attendant Hegel: parlandoti di me ti dirò "Egli.
Egli è qui. È qui ed ora" e non ti dirò altro..". Ecco allora che traspare
la lettera E da inserire in C E SAR E. Un messaggio criptato di
quello che verrà dopo ( anche perché qualcosa si nota che manca e se ci
fosse è come non avesse nome ) Ma Hegel era già nelle pelle di Don Giovanni
: Gli opposti su un ponte e brume... Il superamento del dualismo metafisico
nel doppio del gioco, dove si affaccia la dialettica hegeliana della triade.
I dischi di Panella e Battisti sono di una perfezione matematica
sconcertante: nell’arco di 8 anni ( 1986- 1994 ) sono venuti alla luce i
cinque lavori. Ogni album contiene 8 brani, la regola è costante. Otto !
Ogni due anni, per 8 anni, con una precisione da orologio svizzero, si sono
succeduti l’un l’altro. Sommando il loro contenuto si ottiene 40. ( il
numero di canzoni nel loro insieme ) I numeri sono talmente perfetti che
risultano intercambiabili tra loro. Se moltiplichiamo 8 x 5 = 40. Se
dividiamo 40 : 5 = 8, e se poi 40: 8 = 5. Casualità o tutto studiato nei
minimi dettagli ? A questo punto mi viene in soccorso il poligono e la
stella ( con il cerchio per andare bene ) che possono essere inseriti in
questo disegno. I bianchi sono una catena perfetta nei numeri e ognuno di
loro si intreccia con il successivo con cadenza regolare nel tempo. Se
prendiamo il pentagono ( cinque lati regolari equidistanti dal centro che
raffigurano i lavori di Battisti e Panella ) e inseriamo una stella cosa si
ricava ? Il poligono stellato. Una linea spezzata chiusa che delimita un
insieme stellato del piano. A differenza degli ordinari poligoni, la linea
spezzata può autointersecarsi: coppie di spigoli distinti possono cioè
intersecarsi in un punto interno.
http://arjelle.altervista.org/Tesine/Irene/pentagramma.htm
Ad ogni lato del pentagono si potrebbe quindi inserire una lettera:
a –b –C – d - E ( passando per bi e ci dalla a alla di... ) con i cinque
triangoli simboleggianti lo schema della filosofia hegeliana, secondo
un procedimento a spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi,
antitesi e sintesi. Solo utilizzando le parti del triangolo, ci si può
muovere attraverso i vari livelli del sistema scientifico universale di
Hegel. Qualcuno in passato ha azzardato l’idea che questi capolavori sono
inscritti in modalità della Sezione Aurea. Il sospetto è forte...
tattoo
2015-10-19 19:43:28 UTC
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Post by Gaetano
Premessa: queste righe non vogliono mettere in discussione ma
approfondire l’arte
di Battisti per nuovi angoli di lettura. Il punto principale, rivolgendomi
ad Alexandre, rimane L’Apparenza. Personalmente sono certo quel mobile
disegnato da Lucio sia una vetrina. Provate a digitare su Google "credenza "
e vedrete cosa ne esce: il classico mobile basso con ante e cassetti. Al
meglio, se composto da due elementi: credenza con alzata. Molti commentatori
e appassionati hanno chiamato quel mobile, MADIA, DiISPENSA, CASSETTA,
CREDENZA, FINESTRA STILIZZATA etc... Posso garantire, quale addetto ai
lavori, trattasi di VETRINA. La vetrina è un mobile alto, con le ante e i
fianchi schermati interamente a vetri per esporre gli oggetti di casa.
La vetrina con acqua è lei che si incrina e che sbrina via... Si direbbe una
vetrina frigo, refrigerante, quegli espositori usati nelle enoteche per i
vini, o in certi locali di prestigio per conservare acqua, bibite o
alcolici. Perché sostengo questo ? Io credo tutti i cinque lavori siano
legati con un filo d’Arianna. L’attaccapanni, il mobile e la casa si
collegano fra loro, facile a dirsi, ma poi quell’acronimo misterioso e
quella E finale ? Allora ragionando ( e anche grazie agli spunti
interessanti di Alexandre ) mi sono costruito una teoria personale: ogni
album è il naturale proseguimento del precedente . Don Giovanni annuncia la
vetrina. L’apparenza annuncia gli Specchi opposti e nella Sposa occidentale
compare quella casetta fumante . Quella casetta disegnata dentro una cornice
con il suo cordone e il suo chiodo assume la sua stessa forma, mentre il
filo di fumo dal comignolo forma spirali inverse a quella del filo che pende
dal chiodo della cornice. In quel filo ritorto sta tutta l’ambiguità della
copertina, un autentico gioco di specchi. La sensazione è quella di un’immagine
riflessa, Il conflitto tra realtà e interpretazione, la scatola cinese di
una forma inscritta in una amplificazione di se stessa. Poi nella Sposa
occidentale compare uno SCEICCO. Ma chi è lo sceicco ? Un Capo tribù, ma il
termine può essere anche riferito a personaggi di cui si voglia sottolineare
l'assoluta autorevolezza e preminenza. Un Principe, un Emiro, un Sultano, Un
Califfo nel mondo islamico . Un sovrano nel mondo occidentale, un Re, uno
Zar nell’impero di Russia. Un Kaiser per i teutonici, un imperatore, un
Cesare per gli antichi romani. Tra le pieghe di CSAR compare Antonio e poi
la maliarda del Nilo, Cleopatra, mentre si strapazzano ancora, come otarie
dalle braccia ormai implicite nell'altro... Prima tra le lenzuola di Cesare,
che non l’avrebbe mai sposata, poi, tra quelle di Marco Antonio, che prende
il posto di Ottaviano, nominato dal grande stratega romano suo successore
naturale. E allora il messaggio racchiuso in CSAR ? In qualche modo annuncia
il convitato di pietra, en attendant Hegel: parlandoti di me ti dirò "Egli.
Egli è qui. È qui ed ora" e non ti dirò altro..". Ecco allora che traspare
la lettera E da inserire in C E SAR E. Un messaggio criptato di
quello che verrà dopo ( anche perché qualcosa si nota che manca e se ci
fosse è come non avesse nome ) Ma Hegel era già nelle pelle di Don Giovanni
: Gli opposti su un ponte e brume... Il superamento del dualismo metafisico
nel doppio del gioco, dove si affaccia la dialettica hegeliana della triade.
I dischi di Panella e Battisti sono di una perfezione matematica
sconcertante: nell’arco di 8 anni ( 1986- 1994 ) sono venuti alla luce i
cinque lavori. Ogni album contiene 8 brani, la regola è costante. Otto !
Ogni due anni, per 8 anni, con una precisione da orologio svizzero, si sono
succeduti l’un l’altro. Sommando il loro contenuto si ottiene 40. ( il
numero di canzoni nel loro insieme ) I numeri sono talmente perfetti che
risultano intercambiabili tra loro. Se moltiplichiamo 8 x 5 = 40. Se
dividiamo 40 : 5 = 8, e se poi 40: 8 = 5. Casualità o tutto studiato nei
minimi dettagli ? A questo punto mi viene in soccorso il poligono e la
stella ( con il cerchio per andare bene ) che possono essere inseriti in
questo disegno. I bianchi sono una catena perfetta nei numeri e ognuno di
loro si intreccia con il successivo con cadenza regolare nel tempo. Se
prendiamo il pentagono ( cinque lati regolari equidistanti dal centro che
raffigurano i lavori di Battisti e Panella ) e inseriamo una stella cosa si
ricava ? Il poligono stellato. Una linea spezzata chiusa che delimita un
insieme stellato del piano. A differenza degli ordinari poligoni, la linea
spezzata può autointersecarsi: coppie di spigoli distinti possono cioè
intersecarsi in un punto interno.
http://arjelle.altervista.org/Tesine/Irene/pentagramma.htm
a –b –C – d - E ( passando per bi e ci dalla a alla di... ) con i cinque
triangoli simboleggianti lo schema della filosofia hegeliana, secondo
un procedimento a spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi,
antitesi e sintesi. Solo utilizzando le parti del triangolo, ci si può
muovere attraverso i vari livelli del sistema scientifico universale di
Hegel. Qualcuno in passato ha azzardato l’idea che questi capolavori sono
inscritti in modalità della Sezione Aurea. Il sospetto è forte...
Mamma mia Gaetano....non mi esprimo, ma questa casualità è casualità
voluta?? Io credo di no...in queste combinazioni di cose penso che
succedano una volta su un milione. Qui siamo nella metafisica pura che
va oltre la filosofia....stai scomodando addirrittura l'esistenza di Dio :-)
Gaetano
2015-10-19 19:55:48 UTC
Permalink
Post by Gaetano
Premessa: queste righe non vogliono mettere in discussione ma approfondire l’arte
di Battisti per nuovi angoli di lettura. Il punto principale, rivolgendomi
ad Alexandre, rimane L’Apparenza. Personalmente sono certo quel mobile
disegnato da Lucio sia una vetrina. Provate a digitare su Google "credenza "
e vedrete cosa ne esce: il classico mobile basso con ante e cassetti. Al
meglio, se composto da due elementi: credenza con alzata. Molti commentatori
e appassionati hanno chiamato quel mobile, MADIA, DiISPENSA, CASSETTA,
CREDENZA, FINESTRA STILIZZATA etc... Posso garantire, quale addetto ai
lavori, trattasi di VETRINA. La vetrina è un mobile alto, con le ante e i
fianchi schermati interamente a vetri per esporre gli oggetti di casa.
La vetrina con acqua è lei che si incrina e che sbrina via... Si direbbe una
vetrina frigo, refrigerante, quegli espositori usati nelle enoteche per i
vini, o in certi locali di prestigio per conservare acqua, bibite o
alcolici. Perché sostengo questo ? Io credo tutti i cinque lavori siano
legati con un filo d’Arianna. L’attaccapanni, il mobile e la casa si
collegano fra loro, facile a dirsi, ma poi quell’acronimo misterioso e
quella E finale ? Allora ragionando ( e anche grazie agli spunti
interessanti di Alexandre ) mi sono costruito una teoria personale: ogni
album è il naturale proseguimento del precedente . Don Giovanni annuncia la
vetrina. L’apparenza annuncia gli Specchi opposti e nella Sposa occidentale
compare quella casetta fumante . Quella casetta disegnata dentro una cornice
con il suo cordone e il suo chiodo assume la sua stessa forma, mentre il
filo di fumo dal comignolo forma spirali inverse a quella del filo che pende
dal chiodo della cornice. In quel filo ritorto sta tutta l’ambiguità della
copertina, un autentico gioco di specchi. La sensazione è quella di un’immagine
riflessa, Il conflitto tra realtà e interpretazione, la scatola cinese di
una forma inscritta in una amplificazione di se stessa. Poi nella Sposa
occidentale compare uno SCEICCO. Ma chi è lo sceicco ? Un Capo tribù, ma il
termine può essere anche riferito a personaggi di cui si voglia sottolineare
l'assoluta autorevolezza e preminenza. Un Principe, un Emiro, un Sultano, Un
Califfo nel mondo islamico . Un sovrano nel mondo occidentale, un Re, uno
Zar nell’impero di Russia. Un Kaiser per i teutonici, un imperatore, un
Cesare per gli antichi romani. Tra le pieghe di CSAR compare Antonio e poi
la maliarda del Nilo, Cleopatra, mentre si strapazzano ancora, come otarie
dalle braccia ormai implicite nell'altro... Prima tra le lenzuola di Cesare,
che non l’avrebbe mai sposata, poi, tra quelle di Marco Antonio, che prende
il posto di Ottaviano, nominato dal grande stratega romano suo successore
naturale. E allora il messaggio racchiuso in CSAR ? In qualche modo annuncia
il convitato di pietra, en attendant Hegel: parlandoti di me ti dirò "Egli.
Egli è qui. È qui ed ora" e non ti dirò altro..". Ecco allora che traspare
la lettera E da inserire in C E SAR E. Un messaggio criptato di
quello che verrà dopo ( anche perché qualcosa si nota che manca e se ci
fosse è come non avesse nome ) Ma Hegel era già nelle pelle di Don Giovanni
: Gli opposti su un ponte e brume... Il superamento del dualismo metafisico
nel doppio del gioco, dove si affaccia la dialettica hegeliana della triade.
I dischi di Panella e Battisti sono di una perfezione matematica
sconcertante: nell’arco di 8 anni ( 1986- 1994 ) sono venuti alla luce i
cinque lavori. Ogni album contiene 8 brani, la regola è costante. Otto !
Ogni due anni, per 8 anni, con una precisione da orologio svizzero, si sono
succeduti l’un l’altro. Sommando il loro contenuto si ottiene 40. ( il
numero di canzoni nel loro insieme ) I numeri sono talmente perfetti che
risultano intercambiabili tra loro. Se moltiplichiamo 8 x 5 = 40. Se
dividiamo 40 : 5 = 8, e se poi 40: 8 = 5. Casualità o tutto studiato nei
minimi dettagli ? A questo punto mi viene in soccorso il poligono e la
stella ( con il cerchio per andare bene ) che possono essere inseriti in
questo disegno. I bianchi sono una catena perfetta nei numeri e ognuno di
loro si intreccia con il successivo con cadenza regolare nel tempo. Se
prendiamo il pentagono ( cinque lati regolari equidistanti dal centro che
raffigurano i lavori di Battisti e Panella ) e inseriamo una stella cosa si
ricava ? Il poligono stellato. Una linea spezzata chiusa che delimita un
insieme stellato del piano. A differenza degli ordinari poligoni, la linea
spezzata può autointersecarsi: coppie di spigoli distinti possono cioè
intersecarsi in un punto interno.
http://arjelle.altervista.org/Tesine/Irene/pentagramma.htm
a –b –C – d - E ( passando per bi e ci dalla a alla di... ) con i cinque
triangoli simboleggianti lo schema della filosofia hegeliana, secondo
un procedimento a spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi,
antitesi e sintesi. Solo utilizzando le parti del triangolo, ci si può
muovere attraverso i vari livelli del sistema scientifico universale di
Hegel. Qualcuno in passato ha azzardato l’idea che questi capolavori sono
inscritti in modalità della Sezione Aurea. Il sospetto è forte...
Mamma mia Gaetano....non mi esprimo, ma questa casualità è casualità
voluta?? Io credo di no...in queste combinazioni di cose penso che
succedano una volta su un milione. Qui siamo nella metafisica pura che
va oltre la filosofia....stai scomodando addirrittura l'esistenza di Dio :-)


Ricordi AURIGA ?
Lui era un sostenitore della Sezione Aurea ma tanti gli ridevano in faccia.
Era un po 'pazzoide ma estremamente perspicace nei suoi ragionamenti.
Se fosse ancora rintracciabile ci sarebbe da divertirsi...

ciao
calypsos
2015-10-29 11:25:36 UTC
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Post by tattoo
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Premessa: queste righe non vogliono mettere in discussione ma approfondire
l'arte
di Battisti per nuovi angoli di lettura. Il punto principale, rivolgendomi
ad Alexandre, rimane L'Apparenza. Personalmente sono certo quel mobile
disegnato da Lucio sia una vetrina. Provate a digitare su Google "credenza "
e vedrete cosa ne esce: il classico mobile basso con ante e cassetti. Al
meglio, se composto da due elementi: credenza con alzata. Molti commentatori
e appassionati hanno chiamato quel mobile, MADIA, DiISPENSA, CASSETTA,
CREDENZA, FINESTRA STILIZZATA etc... Posso garantire, quale addetto ai
lavori, trattasi di VETRINA. La vetrina è un mobile alto, con le ante e i
fianchi schermati interamente a vetri per esporre gli oggetti di casa.
E poi Battisti stesso l'aveva anticipato nel suo primo album, Don
La vetrina con acqua è lei che si incrina e che sbrina via... Si direbbe una
vetrina frigo, refrigerante, quegli espositori usati nelle enoteche per i
vini, o in certi locali di prestigio per conservare acqua, bibite o
alcolici. Perché sostengo questo ? Io credo tutti i cinque lavori siano
legati con un filo d'Arianna. L'attaccapanni, il mobile e la casa si
collegano fra loro, facile a dirsi, ma poi quell'acronimo misterioso e
quella E finale ? Allora ragionando ( e anche grazie agli spunti
interessanti di Alexandre ) mi sono costruito una teoria personale: ogni
album è il naturale proseguimento del precedente . Don Giovanni annuncia la
vetrina. L'apparenza annuncia gli Specchi opposti e nella Sposa
occidentale
compare quella casetta fumante . Quella casetta disegnata dentro una cornice
con il suo cordone e il suo chiodo assume la sua stessa forma, mentre il
filo di fumo dal comignolo forma spirali inverse a quella del filo che pende
dal chiodo della cornice. In quel filo ritorto sta tutta l'ambiguità della
copertina, un autentico gioco di specchi. La sensazione è quella di un'immagine
riflessa, Il conflitto tra realtà e interpretazione, la scatola cinese di
una forma inscritta in una amplificazione di se stessa. Poi nella Sposa
occidentale compare uno SCEICCO. Ma chi è lo sceicco ? Un Capo tribù, ma il
termine può essere anche riferito a personaggi di cui si voglia sottolineare
l'assoluta autorevolezza e preminenza. Un Principe, un Emiro, un Sultano, Un
Califfo nel mondo islamico . Un sovrano nel mondo occidentale, un Re, uno
Zar nell'impero di Russia. Un Kaiser per i teutonici, un imperatore, un
Cesare per gli antichi romani. Tra le pieghe di CSAR compare Antonio e poi
la maliarda del Nilo, Cleopatra, mentre si strapazzano ancora, come otarie
dalle braccia ormai implicite nell'altro... Prima tra le lenzuola di Cesare,
che non l'avrebbe mai sposata, poi, tra quelle di Marco Antonio, che
prende
il posto di Ottaviano, nominato dal grande stratega romano suo successore
naturale. E allora il messaggio racchiuso in CSAR ? In qualche modo annuncia
il convitato di pietra, en attendant Hegel: parlandoti di me ti dirò "Egli.
Egli è qui. È qui ed ora" e non ti dirò altro..". Ecco allora che traspare
la lettera E da inserire in C E SAR E. Un messaggio criptato di
quello che verrà dopo ( anche perché qualcosa si nota che manca e se ci
fosse è come non avesse nome ) Ma Hegel era già nelle pelle di Don Giovanni
: Gli opposti su un ponte e brume... Il superamento del dualismo metafisico
nel doppio del gioco, dove si affaccia la dialettica hegeliana della triade.
I dischi di Panella e Battisti sono di una perfezione matematica
sconcertante: nell'arco di 8 anni ( 1986- 1994 ) sono venuti alla luce i
cinque lavori. Ogni album contiene 8 brani, la regola è costante. Otto !
Ogni due anni, per 8 anni, con una precisione da orologio svizzero, si sono
succeduti l'un l'altro. Sommando il loro contenuto si ottiene 40. ( il
numero di canzoni nel loro insieme ) I numeri sono talmente perfetti che
risultano intercambiabili tra loro. Se moltiplichiamo 8 x 5 = 40. Se
dividiamo 40 : 5 = 8, e se poi 40: 8 = 5. Casualità o tutto studiato nei
minimi dettagli ? A questo punto mi viene in soccorso il poligono e la
stella ( con il cerchio per andare bene ) che possono essere inseriti in
questo disegno. I bianchi sono una catena perfetta nei numeri e ognuno di
loro si intreccia con il successivo con cadenza regolare nel tempo. Se
prendiamo il pentagono ( cinque lati regolari equidistanti dal centro che
raffigurano i lavori di Battisti e Panella ) e inseriamo una stella cosa si
ricava ? Il poligono stellato. Una linea spezzata chiusa che delimita un
insieme stellato del piano. A differenza degli ordinari poligoni, la linea
spezzata può autointersecarsi: coppie di spigoli distinti possono cioè
intersecarsi in un punto interno.
http://arjelle.altervista.org/Tesine/Irene/pentagramma.htm
a -b -C - d - E ( passando per bi e ci dalla a alla di... ) con i cinque
triangoli simboleggianti lo schema della filosofia hegeliana, secondo
un procedimento a spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi,
antitesi e sintesi. Solo utilizzando le parti del triangolo, ci si può
muovere attraverso i vari livelli del sistema scientifico universale di
Hegel. Qualcuno in passato ha azzardato l'idea che questi capolavori sono
inscritti in modalità della Sezione Aurea. Il sospetto è forte...
Mamma mia Gaetano....non mi esprimo, ma questa casualità è casualità
voluta?? Io credo di no...in queste combinazioni di cose penso che
succedano una volta su un milione. Qui siamo nella metafisica pura che
va oltre la filosofia....stai scomodando addirrittura l'esistenza di Dio :-)
Ricordi AURIGA ?
Lui era un sostenitore della Sezione Aurea ma tanti gli ridevano in faccia.
Era un po 'pazzoide ma estremamente perspicace nei suoi ragionamenti.
Se fosse ancora rintracciabile ci sarebbe da divertirsi...
ciao
tattoo e Gaetano mi avete stordito con le bellissime analisi e con racconti intrigantissimi.
Anch'io qualcosa sapevo già, soprattutto dopo aver riscoperto il Battisti di quand'ero molto giovane e dopo aver scoperto (soprattutto grazie a Gaetano) il Battisti 2.0, i meravigliosi Bianchi che adesso fanno parte integrante della mia vita e dei miei pensieri.
Quindi che dire? GRAZIE!

calypsos
Gaetano
2015-10-29 12:34:57 UTC
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Post by Gaetano
Premessa: queste righe non vogliono mettere in discussione ma approfondire
l'arte
di Battisti per nuovi angoli di lettura. Il punto principale, rivolgendomi
ad Alexandre, rimane L'Apparenza. Personalmente sono certo quel mobile
disegnato da Lucio sia una vetrina. Provate a digitare su Google
"credenza
"
e vedrete cosa ne esce: il classico mobile basso con ante e cassetti. Al
meglio, se composto da due elementi: credenza con alzata. Molti commentatori
e appassionati hanno chiamato quel mobile, MADIA, DiISPENSA, CASSETTA,
CREDENZA, FINESTRA STILIZZATA etc... Posso garantire, quale addetto ai
lavori, trattasi di VETRINA. La vetrina è un mobile alto, con le ante e i
fianchi schermati interamente a vetri per esporre gli oggetti di casa.
E poi Battisti stesso l'aveva anticipato nel suo primo album, Don
La vetrina con acqua è lei che si incrina e che sbrina via... Si direbbe una
vetrina frigo, refrigerante, quegli espositori usati nelle enoteche per i
vini, o in certi locali di prestigio per conservare acqua, bibite o
alcolici. Perché sostengo questo ? Io credo tutti i cinque lavori siano
legati con un filo d'Arianna. L'attaccapanni, il mobile e la casa si
collegano fra loro, facile a dirsi, ma poi quell'acronimo misterioso e
quella E finale ? Allora ragionando ( e anche grazie agli spunti
interessanti di Alexandre ) mi sono costruito una teoria personale: ogni
album è il naturale proseguimento del precedente . Don Giovanni annuncia la
vetrina. L'apparenza annuncia gli Specchi opposti e nella Sposa
occidentale
compare quella casetta fumante . Quella casetta disegnata dentro una cornice
con il suo cordone e il suo chiodo assume la sua stessa forma, mentre il
filo di fumo dal comignolo forma spirali inverse a quella del filo che pende
dal chiodo della cornice. In quel filo ritorto sta tutta l'ambiguità della
copertina, un autentico gioco di specchi. La sensazione è quella di un'immagine
riflessa, Il conflitto tra realtà e interpretazione, la scatola cinese di
una forma inscritta in una amplificazione di se stessa. Poi nella Sposa
occidentale compare uno SCEICCO. Ma chi è lo sceicco ? Un Capo tribù, ma il
termine può essere anche riferito a personaggi di cui si voglia sottolineare
l'assoluta autorevolezza e preminenza. Un Principe, un Emiro, un
Sultano,
Un
Califfo nel mondo islamico . Un sovrano nel mondo occidentale, un Re, uno
Zar nell'impero di Russia. Un Kaiser per i teutonici, un imperatore, un
Cesare per gli antichi romani. Tra le pieghe di CSAR compare Antonio e poi
la maliarda del Nilo, Cleopatra, mentre si strapazzano ancora, come otarie
dalle braccia ormai implicite nell'altro... Prima tra le lenzuola di Cesare,
che non l'avrebbe mai sposata, poi, tra quelle di Marco Antonio, che
prende
il posto di Ottaviano, nominato dal grande stratega romano suo successore
naturale. E allora il messaggio racchiuso in CSAR ? In qualche modo annuncia
il convitato di pietra, en attendant Hegel: parlandoti di me ti dirò "Egli.
Egli è qui. È qui ed ora" e non ti dirò altro..". Ecco allora che traspare
la lettera E da inserire in C E SAR E. Un messaggio criptato di
quello che verrà dopo ( anche perché qualcosa si nota che manca e se ci
fosse è come non avesse nome ) Ma Hegel era già nelle pelle di Don Giovanni
: Gli opposti su un ponte e brume... Il superamento del dualismo metafisico
nel doppio del gioco, dove si affaccia la dialettica hegeliana della triade.
I dischi di Panella e Battisti sono di una perfezione matematica
sconcertante: nell'arco di 8 anni ( 1986- 1994 ) sono venuti alla luce i
cinque lavori. Ogni album contiene 8 brani, la regola è costante. Otto !
Ogni due anni, per 8 anni, con una precisione da orologio svizzero, si sono
succeduti l'un l'altro. Sommando il loro contenuto si ottiene 40. ( il
numero di canzoni nel loro insieme ) I numeri sono talmente perfetti che
risultano intercambiabili tra loro. Se moltiplichiamo 8 x 5 = 40. Se
dividiamo 40 : 5 = 8, e se poi 40: 8 = 5. Casualità o tutto studiato nei
minimi dettagli ? A questo punto mi viene in soccorso il poligono e la
stella ( con il cerchio per andare bene ) che possono essere inseriti in
questo disegno. I bianchi sono una catena perfetta nei numeri e ognuno di
loro si intreccia con il successivo con cadenza regolare nel tempo. Se
prendiamo il pentagono ( cinque lati regolari equidistanti dal centro che
raffigurano i lavori di Battisti e Panella ) e inseriamo una stella cosa si
ricava ? Il poligono stellato. Una linea spezzata chiusa che delimita un
insieme stellato del piano. A differenza degli ordinari poligoni, la linea
spezzata può autointersecarsi: coppie di spigoli distinti possono cioè
intersecarsi in un punto interno.
http://arjelle.altervista.org/Tesine/Irene/pentagramma.htm
a -b -C - d - E ( passando per bi e ci dalla a alla di... ) con i cinque
triangoli simboleggianti lo schema della filosofia hegeliana, secondo
un procedimento a spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi,
antitesi e sintesi. Solo utilizzando le parti del triangolo, ci si può
muovere attraverso i vari livelli del sistema scientifico universale di
Hegel. Qualcuno in passato ha azzardato l'idea che questi capolavori sono
inscritti in modalità della Sezione Aurea. Il sospetto è forte...
Mamma mia Gaetano....non mi esprimo, ma questa casualità è casualità
voluta?? Io credo di no...in queste combinazioni di cose penso che
succedano una volta su un milione. Qui siamo nella metafisica pura che
va oltre la filosofia....stai scomodando addirrittura l'esistenza di Dio :-)
Ricordi AURIGA ?
Lui era un sostenitore della Sezione Aurea ma tanti gli ridevano in faccia.
Era un po 'pazzoide ma estremamente perspicace nei suoi ragionamenti.
Se fosse ancora rintracciabile ci sarebbe da divertirsi...
ciao
tattoo e Gaetano mi avete stordito con le bellissime analisi e con racconti
intrigantissimi.
Anch'io qualcosa sapevo già, soprattutto dopo aver riscoperto il Battisti di
quand'ero molto giovane e dopo aver scoperto (soprattutto grazie a Gaetano)
il Battisti 2.0, i meravigliosi Bianchi che adesso fanno parte integrante
della mia vita e dei miei pensieri.
Quindi che dire? GRAZIE!

calypsos


Grazie per le parole di apprezzamento che hai sempre avuto per me.
L'arte è una malattia contagiosa e Battisti pur non comparendo ha lasciato
una traccia indelebile, e i bianchi sono certo resteranno materia di studio
anche per le nuove generazioni a venire. Proprio ieri mia figlia ( 24 anni )
mentre ascoltavo in auto Don Giovanni, mi ha chiesto incuriosita chi è
questo cantante che assomiglia tantissimo a Battisti... Poi a chiarimento
avvenuto è quasi trasecolata dalla sorpresa, lei che conosceva solo il
Battisti classico non avrebbe mai immaginato questa evoluzione.
Naturalmente gli è piaciuto al primo approccio per la modernità e il
linguaggio dolce stil novo...
tattoo
2015-10-30 17:05:22 UTC
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Post by calypsos
Post by tattoo
Post by Gaetano
Premessa: queste righe non vogliono mettere in discussione ma approfondire
l'arte
di Battisti per nuovi angoli di lettura. Il punto principale, rivolgendomi
ad Alexandre, rimane L'Apparenza. Personalmente sono certo quel mobile
disegnato da Lucio sia una vetrina. Provate a digitare su Google "credenza "
e vedrete cosa ne esce: il classico mobile basso con ante e cassetti. Al
meglio, se composto da due elementi: credenza con alzata. Molti commentatori
e appassionati hanno chiamato quel mobile, MADIA, DiISPENSA, CASSETTA,
CREDENZA, FINESTRA STILIZZATA etc... Posso garantire, quale addetto ai
lavori, trattasi di VETRINA. La vetrina è un mobile alto, con le ante e i
fianchi schermati interamente a vetri per esporre gli oggetti di casa.
E poi Battisti stesso l'aveva anticipato nel suo primo album, Don
La vetrina con acqua è lei che si incrina e che sbrina via... Si direbbe una
vetrina frigo, refrigerante, quegli espositori usati nelle enoteche per i
vini, o in certi locali di prestigio per conservare acqua, bibite o
alcolici. Perché sostengo questo ? Io credo tutti i cinque lavori siano
legati con un filo d'Arianna. L'attaccapanni, il mobile e la casa si
collegano fra loro, facile a dirsi, ma poi quell'acronimo misterioso e
quella E finale ? Allora ragionando ( e anche grazie agli spunti
interessanti di Alexandre ) mi sono costruito una teoria personale: ogni
album è il naturale proseguimento del precedente . Don Giovanni annuncia la
vetrina. L'apparenza annuncia gli Specchi opposti e nella Sposa
occidentale
compare quella casetta fumante . Quella casetta disegnata dentro una cornice
con il suo cordone e il suo chiodo assume la sua stessa forma, mentre il
filo di fumo dal comignolo forma spirali inverse a quella del filo che pende
dal chiodo della cornice. In quel filo ritorto sta tutta l'ambiguità della
copertina, un autentico gioco di specchi. La sensazione è quella di un'immagine
riflessa, Il conflitto tra realtà e interpretazione, la scatola cinese di
una forma inscritta in una amplificazione di se stessa. Poi nella Sposa
occidentale compare uno SCEICCO. Ma chi è lo sceicco ? Un Capo tribù, ma il
termine può essere anche riferito a personaggi di cui si voglia sottolineare
l'assoluta autorevolezza e preminenza. Un Principe, un Emiro, un Sultano, Un
Califfo nel mondo islamico . Un sovrano nel mondo occidentale, un Re, uno
Zar nell'impero di Russia. Un Kaiser per i teutonici, un imperatore, un
Cesare per gli antichi romani. Tra le pieghe di CSAR compare Antonio e poi
la maliarda del Nilo, Cleopatra, mentre si strapazzano ancora, come otarie
dalle braccia ormai implicite nell'altro... Prima tra le lenzuola di Cesare,
che non l'avrebbe mai sposata, poi, tra quelle di Marco Antonio, che
prende
il posto di Ottaviano, nominato dal grande stratega romano suo successore
naturale. E allora il messaggio racchiuso in CSAR ? In qualche modo annuncia
il convitato di pietra, en attendant Hegel: parlandoti di me ti dirò "Egli.
Egli è qui. È qui ed ora" e non ti dirò altro..". Ecco allora che traspare
la lettera E da inserire in C E SAR E. Un messaggio criptato di
quello che verrà dopo ( anche perché qualcosa si nota che manca e se ci
fosse è come non avesse nome ) Ma Hegel era già nelle pelle di Don Giovanni
: Gli opposti su un ponte e brume... Il superamento del dualismo metafisico
nel doppio del gioco, dove si affaccia la dialettica hegeliana della triade.
I dischi di Panella e Battisti sono di una perfezione matematica
sconcertante: nell'arco di 8 anni ( 1986- 1994 ) sono venuti alla luce i
cinque lavori. Ogni album contiene 8 brani, la regola è costante. Otto !
Ogni due anni, per 8 anni, con una precisione da orologio svizzero, si sono
succeduti l'un l'altro. Sommando il loro contenuto si ottiene 40. ( il
numero di canzoni nel loro insieme ) I numeri sono talmente perfetti che
risultano intercambiabili tra loro. Se moltiplichiamo 8 x 5 = 40. Se
dividiamo 40 : 5 = 8, e se poi 40: 8 = 5. Casualità o tutto studiato nei
minimi dettagli ? A questo punto mi viene in soccorso il poligono e la
stella ( con il cerchio per andare bene ) che possono essere inseriti in
questo disegno. I bianchi sono una catena perfetta nei numeri e ognuno di
loro si intreccia con il successivo con cadenza regolare nel tempo. Se
prendiamo il pentagono ( cinque lati regolari equidistanti dal centro che
raffigurano i lavori di Battisti e Panella ) e inseriamo una stella cosa si
ricava ? Il poligono stellato. Una linea spezzata chiusa che delimita un
insieme stellato del piano. A differenza degli ordinari poligoni, la linea
spezzata può autointersecarsi: coppie di spigoli distinti possono cioè
intersecarsi in un punto interno.
http://arjelle.altervista.org/Tesine/Irene/pentagramma.htm
a -b -C - d - E ( passando per bi e ci dalla a alla di... ) con i cinque
triangoli simboleggianti lo schema della filosofia hegeliana, secondo
un procedimento a spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi,
antitesi e sintesi. Solo utilizzando le parti del triangolo, ci si può
muovere attraverso i vari livelli del sistema scientifico universale di
Hegel. Qualcuno in passato ha azzardato l'idea che questi capolavori sono
inscritti in modalità della Sezione Aurea. Il sospetto è forte...
Mamma mia Gaetano....non mi esprimo, ma questa casualità è casualità
voluta?? Io credo di no...in queste combinazioni di cose penso che
succedano una volta su un milione. Qui siamo nella metafisica pura che
va oltre la filosofia....stai scomodando addirrittura l'esistenza di Dio :-)
Ricordi AURIGA ?
Lui era un sostenitore della Sezione Aurea ma tanti gli ridevano in faccia.
Era un po 'pazzoide ma estremamente perspicace nei suoi ragionamenti.
Se fosse ancora rintracciabile ci sarebbe da divertirsi...
ciao
tattoo e Gaetano mi avete stordito con le bellissime analisi e con racconti intrigantissimi.
Anch'io qualcosa sapevo già, soprattutto dopo aver riscoperto il Battisti di quand'ero molto giovane e dopo aver scoperto (soprattutto grazie a Gaetano) il Battisti 2.0, i meravigliosi Bianchi che adesso fanno parte integrante della mia vita e dei miei pensieri.
Quindi che dire? GRAZIE!
calypsos
Grazie...non ho corretto nulla di quello che avevo scritto , quindi
qualche congiuntivo è andato a farsi benedire come le virgole e link...
poi devo onestamente dire che dialogare sui bianchi con Gaetano non c'è
partita...cioè devo solo leggere.
Stavo giusto in questo periodo riascoltando tante volte - l'apparenza -,
questa non è una semplice canzone è un trattato in miniatura della
maschera umana che ognuno di noi si trascina dietro dalla culla alla tomba.
comunque grazie per i complimenti.

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