Discussione:
L'aquila
(troppo vecchio per rispondere)
a***@gmail.com
2017-09-25 20:03:26 UTC
Permalink
Ciao. Dove posso trovare l'articolo in Questione? Grazie.
f***@gmail.com
2018-07-02 22:28:02 UTC
Permalink
L'aquila
Tempo fa, la Raffy mi inviò un articolo scannerizzato tratto mi pare da
"Sette" in cui venivamo informati che un noto storico della filosofia si era
addentrato in campi a lui lontani come la musica leggera, in particolare i
testi, per rintracciarvi influssi nicciani.
Quell'articolo confuso e sconclusionato tuttavia, nulla ci
diceva del lodevole lavoro del "professore" mentre proponeva
"a casaccio" brani di Guccini, Vasco Rossi, persino Eros
Ramazzotti !!!! in cui ci sarebbero questi influssi.
Povero professore!!
Non sapremo mai cosa voleva dire, sicuramente tutt'altro, voglio sperare, ed
è finito invece con l'essere associato a
a una insipida ricerca fatta col robottino di un pc su un database "scarno"
(voglio essere buono) su cui eseguire lo spoglio elettronico di parole tipo
"morte", "pericolo",
"aquila" e così riproposte senza uno straccio di verifica...
amen
"L'aquila" è uno dei brani più belli non solo di Mogol-Battisti ma di tutti
i tempi...
Essa non è affatto il simbolo "nicciano" della volontà di potenza, non è
l'aquila romana per capirci e Mogol ce
lo dice chiaro chiaro, come vedremo...
Ma non temete, volerò basso nell'analisi... perché quello
che mi preme è appunto smentire che proprio in quel brano
Piuttosto l'aquila come simbolo della potenza è rinvenibile
dove non ci si sognerebbe di trovarla ovvero in un brano
Il bellissimo INCA dove presumo Valerio Negrini in un "semplice" passaggio
"rivoluziona" tutta la semantica tra-
dizionalmente racchiusa nel simbolo imperiale e lascia
sottintendere una visione storiografica che si fa lentamente
strada nelle analisi recenti e più avvedute della storia
laica del Cristianesimo, ovvero la sua contiguità rispetto
"Sopra l'innocenza del giaguaro/l'aquila cristiana si gettò"
Ora lo abbia fatto volutamente o meno, ha poca importanza.
In quel brano abbiamo sto tipo solo che osserva lo scorrere
del fiume (concetto associato al tempo di derivazione araba)
e poi osserva il passaggio di una "macchina" e si pone la classica (e
facile)domanda se poi c'è altro che caratterizza la vita di un uomo oltre
alla funzione meccanica.
Ma che era accaduto?
Mezz'ora fa...
Mogol torna ancora una volta sul problema della incomunicabilità dei
rapporti, ritornello martellante in
almeno quattro LP consecutivi: Insomma sta donna che ha una
visione dell'uomo da amare non dissimile da quella che aveva
da fanciulla verso l'orsacchiotto di peluche preferito.
Lei, probabilmente "convinta" della sua "ideologia" ripropone
"Mostravi a me la tua bandiera d'amore che amore poi non é"
"e mi dicevi che, che io dovrei cambiare, per diventare come te, che ami
SOLO me"...
Ed ecco l'aquila... che non ha nulla di imperiale e fascistico, non avrebbe
senso in questo discorso, come si fa
a non capirlo?
"Ma come un'aquila può diventare aquilone, che sia legata oppure no, non
sarà mai di cartone..."
L'aquila ha qui solo e unicamente il significato di indicare
qualcuno che ha una visione più completa, più profonda,
più libera della condizione umana e che grazie a questa visione si pone
dubbi e riflessioni che prescindono dall'
egoismo possessivo.
Insomma questo non crede di doversene sbattere del mondo e
dei suoi dubbi per il solo fatto di aver trovato la metà,
la donna con cui vivere il resto della vita felice e contento.
Tutt'altro, e Mogol è fin troppo insistente su questo punto
"Sarei una cosa tua"... "Ma tu non cambi mai"... "Un braccio
che altro vuoi? " e la tipa: "Voglio te, voglio te..."
"Mi offri la fedeltà su un piatto decorato da mille attenzioni come dire hai
comprato e ora godi le tue prigioni"
"Mio per sempre"... "e fu la morte anche per te...", "se tu
confondi i mondi amore e proprietà"...
Basta...è più che sufficiente...
Questa aquila molto umana ci dice Mogol potrà un giorno
anche accettare un legame (che sia legata oppure no) ma non
può rassegnarsi alla condizione di "oggetto" di giocattolo
(non sarà mai di cartone, come un aquilone).
L'aquila vola alto, come dirà altrove, sulle accuse della
gente e indifferente ai suoi retaggi di cui l'amore-possesso
non è che una componente...
fine della mia facile esegesi
Egidio
Bellissimo. Bravo!!!

Loading...